빛과 색채의 화가 이현, 지중해의 빛
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Ciò che sento in me

Nella mia coscienza esistono simultaneamente due mondi: l’Io e l’Universo, un mondo interiore e un mondo esteriore, due mondi che sono l’unico e il totale in me.
Un mio mondo interiore che costituisce il mio essere individuale, ed un altro mondo immenso, il Cosmo, che circonda ed include il primo.
La materia esiste e non esiste. Io non esisto indipendentemente dall’universo, come un oggetto non esiste separatamente dall’altro oggetto. Io sono l’acqua, il fuoco, l’aria, la terra e la luna ed il contrario di tutto questo. Come non possono esistere separatamente il cielo, la roccia, la stella, il vento, il sole e ‘albero, cosi non possono dividersi l’organico e l’inorganico, l’acqua e il minerale, il tempo e lo spazio, l’interiorità e l’esteriorità, la vita e la morte, Esiste solamente il principio fondamentale dell’universo, cioè, il divenire e l’estinzione, la coesione e la continua disgregazione; accettando il proprio mondo individuale si accetta anche l’universo.
Io mi accorgo del mio essere in ogni momento e confermo la mia vitalit? con le mie voglie intense, tra la restrizione e la libert?, il volo e la caduta, il pieno e il vuoto, il vecchio e il nuovo, la creazione e la demolizione, la vita e la morte, continue antinomie e riflessioni che mi fanno vivere e creare.
La mia pittura è frutto di tutti i miei contrasti, generata dallo scontro intenso e continuo dei due elementi contrapposti, dall’intuito e non dalla logica o dalla ragione.
Desiderio che le cose che creo ed esprimo possano essere valutabili esteticamente. A mio parere l’estetica significa bellezza pura che è la verità e bontà.
Io amo la semplicità, la purezza e la chiarezza. Semplifico la figura in piani senza perdere il litmo, il movimento e l’armonia interna del lavoro. Voglio trarre il massimo effetto espressivo con la composizione che ritengo elemento fondamentale della pittura.
Io vorrei esprimere qualcosa di essenziale e completo con i cinque colori fondamentali: blu, rosso, giallo, bianco e nero.
Quando inizio a disegnare sulla tela delineo il soggetto, frutto della mia intuizione, solamente con le linee pure del contorno.
La cosa che più desidero è dare una forma alla sostanza anche tramite la costruzione prospettica e quindi inquadrare l’essenza della mia espressione artistica nello spazio; fondere dunque armoniosamente il nucleo intellettuale, quello “interno” dell’opera con l’elemento formale e spaziale, quello “esterno”: la connessione di tutti questi elementi determina l’unità compositiva e poetica dell’intera opera.
Considero determinante per l’espressività della pittura comunicare attraverso l’effetto diretto e narrativo della figura, ben più chiari del solo elemento concettuale.
La migliore cosa che posso fare è dipingere, oggi e nel futuro, ingrandendo il mio territorio mentale, esprimendo le immagini, le impressioni e le emozioni che continuamente affollano il mio animo: questo è il mio fine.
Vorrei che questa pittura rispecchiasse come l’acqua limpida e tranquilla il mio mondo interiore, tramite una figura pura e pulita. Rappresentare la vitalità esuberante, la natura, i momenti particolari della vita, le cose eterne.
Desidero esprimere ad uno ad uno il silenzio, la pace, il riposo, insomma la poesia della vita bella ed infinita nello spazio di una tela piana e bianca.


Roma, Lee Hyun